In questo articolo parliamo di…
- Gli Omega 3 sono acidi grassi essenziali fondamentali per la salute del cuore, del cervello e per il corretto funzionamento cognitivo. Non essendo prodotti autonomamente dal corpo, devono essere assunti tramite la dieta o, in caso di necessità, attraverso integratori.
- Gli Omega 3 si suddividono in ALA, EPA e DHA. È consigliato combinare fonti animali (come pesce azzurro per EPA e DHA) e vegetali (come semi di lino e chia per ALA) per coprire l’intero fabbisogno settimanale di questi nutrienti, sfruttando così i benefici di entrambi i gruppi alimentari.
- Il pesce azzurro (ad esempio, sardine, sgombri e salmone) è una fonte primaria di Omega 3 attivi. È consigliabile consumare pesci di piccola taglia, meno soggetti alla contaminazione da metalli pesanti, e preferire pesce selvatico piuttosto che di allevamento, poiché questo è generalmente più ricco di Omega 3.
EPA, DHA e ALA sono gli acidi grassi essenziali da assumere tramite una dieta varia e bilanciata, combinando fonti animali e vegetali per il massimo beneficio.
Gli Omega 3, acidi grassi polinsaturi essenziali per il benessere del nostro organismo, svolgono un ruolo molto importante nella protezione del cuore, del cervello e delle funzioni cognitive. Nonostante siano fondamentali, il nostro corpo non è in grado di produrli autonomamente e, per questo motivo, dobbiamo assumerli attraverso l’alimentazione o, in certi casi, tramite integratori.
Gli Omega 3 si dividono principalmente in tre tipi: ALA, EPA e DHA. Il primo, acido alfa-linolenico (ALA), si trova soprattutto nei cibi di origine vegetale, mentre l’acido eicosapentaenoico (EPA) e il docosaesaenoico (DHA) si concentrano in quelli di origine animale, come il pesce azzurro.
EPA e DHA sono più attive a livello metabolico perché possono essere subito utilizzate dal nostro organismo. L’ALA invece, perché possa svolgere le sue funzioni biologiche essenziali, deve essere convertito in EPA e DHA dal nostro corpo, con un processo che risulta essere però poco efficiente.
L’assunzione quotidiana consigliata varia dai 100-200 mg, si consiglia un approccio che alterni fonti da alimenti animali e vegetali, per coprire tutto il fabbisogno settimanale di Omega 3, integrando così il giusto apporto di EPA, DHA e ALA.

Fonti animali di Omega 3: il pesce azzurro e l’importanza della qualità
Il pesce azzurro, come sardine, sgombri, aringhe, è considerato tra le migliori fonti di EPA e DHA, forme già biologicamente attive di Omega 3 e quindi immediatamente disponibili per l’organismo. Stesso discorso per il salmone.
Gli esperti consigliano di limitare il consumo di pesci di grandi dimensioni e di preferire quelli più piccoli, perché potenzialmente contengono meno tracce di possibili contaminanti come mercurio, altri metalli pesanti e diossine. Inoltre, i pesci di allevamento, tendono ad avere una minore percentuale di Omega 3, a causa della loro alimentazione.
Anche i crostacei e le alghe hanno un buon apporto di Omega 3, su tutte la lattuga di mare, l’alga wakama e l’alga nori (un’alga secca che viene spesso utilizzata nella preparazione del sushi).
Alcuni prodotti estratti o lavorati dai pesci visti finora, come le uova di salmone e cefalo, o la nostra bottarga, assieme all’olio di fegato di merluzzo, hanno una quantità di Omega 3 ancora superiore. Così come l’olio estratto da krill e dalle alghe, questi ultimi due prodotti rimangono però più nel campo degli integratori.
Ma come detto c’è un terzo Omega 3 di nostro interesse, vediamo dove si trovarlo.
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Fonti vegetali di Omega 3: semi e verdure a foglia verde
Le fonti vegetali di Omega 3, che contengono soprattutto ALA, l’unico Omega 3 realmente essenziale, sono rappresentate da semi oleosi, frutta secca e verdure.
Tra questi, i semi di lino e chia spiccano per l’altissimo contenuto di ALA, che supera di gran lunga quello di altri alimenti. Anche i semi di canapa, pur avendo un contenuto di Omega 3 inferiore, rappresentano una valida alternativa. Così come i semi di soia, di noce, di kiwi, di mirtillo rosso e di camelia.
Percentuali ancora più grandi di Omega 3 si trovano negli olii da essi derivati, come l’olio di lino o quello di canapa. O ancora l’olio di germe di grano (ottenuto dalla pressatura a freddo del germe del chicco di grano).
Le noci sono una buona fonte di Omega 3, così come la frutta secca in generale: nocciole, pinoli, pistacchi, anacardi, pecan, mandorle e via dicendo.
Da segnalare la grande quantità di Omega 3 contenuta nella portulaca, detta anche porcellana o porcacchia, una pianta officinale commestibile, che cresce anche in Italia.
Tra i legumi, da segnalare la soia, che presenta un contenuto di ALA relativamente elevato e presente anche nei suoi derivati, come il latte di soia o il tofu. Anche alcune verdure a foglia verde come spinaci, cavolo, broccoli e lattuga offrono un contributo, seppur più modesto, di Omega 3. Tra la frutta, una piccola quantità di ALA è contenuta nell’Avocado, ma la sua fama, in questo caso, è esagerata.
Nonostante il contenuto sia inferiore rispetto ai semi, il consumo di questi vegetali può apportare benefici anche per la loro ricchezza di fibre e di altri nutrienti essenziali, come ad esempio il Beta-Carotene. Presente in molte verdure di colore arancione e verde scuro, come carote, zucca, patate dolci, cavolo riccio e spinaci, il nostro corpo lo converte in retinolo, che agisce come antiossidante. Quest’ultimo può anche essere assunto nella sua forma pura attraverso il consumo di integratori a base di vitamina A, il nome più comune con il quale viene indicato il retinolo stesso.
La vitamina A peraltro, proprio come gli Omega 3 è termolabile, bisogna quindi rivolgere una particolare attenzione al modo in cui cuciniamo. Vediamo allora come cucinare i cibi ricchi di omega 3, senza perdere questo importante nutriente.

Come conservare e cuocere al meglio i cibi che contengono Omega 3
Conservare correttamente gli alimenti ricchi di Omega 3 è fondamentale per preservarne le proprietà nutrizionali. Questi grassi polinsaturi sono infatti particolarmente sensibili all’ossigeno, alla luce e al calore, che ne deteriorano rapidamente la qualità.
Gli oli vegetali, come quelli di chia o lino, andrebbero conservati al fresco e al buio, mentre il pesce fresco dovrebbe essere consumato entro pochi giorni o conservato congelato.
Per quanto riguarda la cottura, è preferibile utilizzare metodi brevi e delicati, poiché le alte temperature possono compromettere l’integrità degli Omega 3. Le verdure dovrebbero mangiate ancora croccanti, mentre gli oli vegetali andrebbero consumati a crudo, magari come condimento per insalate o piatti freddi, per trarre il massimo beneficio dai loro preziosi acidi grassi.
Assolutamente da evitare è la frittura.
Gli Omega 3 sono però solo una piccola parte dei nutrienti di cui abbiamo bisogno per una dieta equilibrata, vediamo con cosa accompagnarli.
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Come consumare i cibi ricchi di Omega 3
Per mantenere un buon equilibrio nutrizionale, è ideale variare le fonti di grassi e preferire alimenti freschi e poco elaborati. Quando si parla di sostanze più concentrate in alcuni cibi rispetto ad altri, è importante mantenere un approccio olistico, considerando l’apporto complessivo di tutti i nutrienti necessari al benessere del nostro corpo.
Gli Omega 3, in particolare, sono essenziali per la salute generale e, se assunti correttamente attraverso una dieta bilanciata, possono dare un contributo significativo alla salute del cuore, del cervello e alla prevenzione di varie patologie.
Va precisato che questa categoria di nutrienti non è che solo una piccola parte delle sostanze necessarie per mantenere un benessere fisico ottimale. Accanto agli Omega 3, anche vitamine e sali minerali giocano un ruolo essenziale in quanto, pur richiesti in quantità minori rispetto ai macronutrienti, sono indispensabili per il corretto funzionamento del nostro organismo. Le vitamine, ad esempio, contribuiscono a numerose funzioni vitali: quelle del gruppo B sostengono il metabolismo energetico, la vitamina C rafforza il sistema immunitario e favorisce la produzione di collagene, utile per pelle e tessuti connettivi. Non da meno, la vitamina D supporta l’assorbimento del calcio, cruciale per la salute delle ossa.
I sali minerali completano questo quadro di nutrienti indispensabili. Il calcio, per esempio, non solo fortifica ossa e denti, ma aiuta anche nella contrazione muscolare. Il magnesio contribuisce al rilassamento dei muscoli e del sistema nervoso, mentre il potassio regola l’equilibrio dei liquidi e la pressione sanguigna.
Naturalmente, è noto che in alcuni casi, anche una dieta equilibrata potrebbe non essere sufficiente a garantire il giusto apporto di tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno. L’uso di integratori alimentari può essere una valida soluzione per colmare eventuali carenze, soprattutto quando specifiche esigenze nutrizionali o stili di vita rendono difficile ottenere vitamine o sali minerali indispensabili per la salute.
È importante scegliere integratori di qualità, preferibilmente consigliati da un professionista della salute, per assicurarsi che siano adatti alle proprie necessità individuali. Utilizzati in modo mirato, rappresentano un supporto ottimale per mantenere un buon equilibrio nutrizionale e contribuire al benessere generale dell’organismo, soprattutto nei momenti in cui una maggiore attenzione alla salute è fondamentale.
Omega 3 negli alimenti: domande frequenti
Quali sono i principali tipi di Omega 3 e dove si trovano?
Gli Omega 3 si dividono principalmente in tre tipi: ALA, EPA e DHA. L’ALA si trova soprattutto nei cibi di origine vegetale, come semi di lino e chia, mentre EPA e DHA sono presenti in fonti animali come pesce azzurro, sardine e sgombri.
Quali sono le migliori fonti animali di Omega 3?
Le migliori fonti animali di Omega 3 includono il pesce azzurro, come sardine e salmone, ricchi di EPA e DHA, oltre ad alcuni crostacei e alghe come la nori. È consigliato scegliere pesci piccoli per ridurre l’assunzione di contaminanti.
Come conservare e cuocere gli alimenti ricchi di Omega 3?
Gli alimenti ricchi di Omega 3, come oli vegetali e pesce, andrebbero conservati al fresco e al buio per preservarne le proprietà. Si consiglia di consumare gli oli a crudo e di utilizzare cotture delicate per il pesce.