In questo articolo parliamo di…
- La vitamina E contribuisce alla protezione degli occhi grazie alla sua azione antiossidante, che contrasta i danni causati dai radicali liberi. Questo effetto è particolarmente rilevante per strutture oculari delicate come la retina e il cristallino, aiutando a rallentare l’invecchiamento oculare.
- Anche se la vitamina E mostra un potenziale nel rallentare patologie oculari legate all’età, come la degenerazione maculare, i risultati scientifici sono ancora contrastanti. L’efficacia aumenta quando viene assunta insieme ad altri nutrienti antiossidanti, confermando l’importanza di un’alimentazione varia più che del singolo integratore.
- L’assunzione di vitamina E attraverso l’alimentazione è generalmente sufficiente, ma in presenza di carenze o condizioni che ne impediscono l’assorbimento può essere utile l’integrazione. Tuttavia, si consiglia di farlo sotto controllo medico, poiché dosaggi eccessivi possono causare effetti collaterali e interazioni farmacologiche.
La sua capacità di neutralizzare i radicali liberi e agire in sinergia con altri nutrienti rende la vitamina E un elemento importante nella salvaguardia della nostra vista
Al giorno d’oggi, i nostri occhi sono costantemente messi alla prova. L’esposizione prolungata a schermi di smartphone, tablet e computer, unita allo stress quotidiano e ai fattori ambientali, accelera i processi di invecchiamento oculare.
Ecco perché la prevenzione e una corretta informazione diventano alleati preziosi per proteggere uno dei nostri sensi più importanti. Diventa quindi importante esplorare come specifici nutrienti possano offrire un valido supporto.
In questo articolo di Agocap, in particolare, approfondiremo che cosa sia esattamente la vitamina E e perché la sua azione sia così importante per il benessere dei nostri occhi.
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Cos’è la vitamina E e perché è fondamentale per gli occhi?
La vitamina E, scientificamente nota come tocoferolo, è una vitamina liposolubile, il che significa che si scioglie nei grassi e viene immagazzinata nel tessuto adiposo e nel fegato. Esiste in otto forme diverse, ma l’α-tocoferolo è considerata la forma biologicamente più attiva e rilevante per la salute umana.
La sua funzione primaria, e di grande importanza per gli occhi, è quella antiossidante. Gli occhi sono particolarmente suscettibili allo stress ossidativo a causa del loro elevato consumo di ossigeno e della continua esposizione alla luce.
I radicali liberi, molecole instabili prodotte durante i normali processi metabolici o a seguito di aggressioni esterne (come i raggi UV o l’inquinamento), possono danneggiare le delicate strutture cellulari dell’occhio, incluse quelle della retina e del cristallino.
La vitamina E interviene neutralizzando questi radicali liberi, proteggendo le membrane cellulari dal danno ossidativo. Questa azione protettiva aiuta a prevenire o rallentare lo sviluppo di patologie oculari comuni legate all’invecchiamento, come la degenerazione maculare senile (DMS) e la cataratta, che rappresentano le principali cause di perdita della vista nelle persone anziane.
Bisogna però sottolineare che, come vedremo nel dettaglio nel corso dell’articolo, l’efficacia della vitamina E nella prevenzione di queste patologie non è ancora stata confermata in modo definitivo. Alcuni studi suggeriscono un ruolo protettivo degli antiossidanti, tra cui la vitamina E, ma le evidenze scientifiche non sono univoche.

I benefici specifici della vitamina E per la salute visiva
L’azione antiossidante della vitamina E si traduce in una serie di benefici tangibili per la salute degli occhi. Uno dei vantaggi più studiati è la sua potenziale capacità di rallentare la progressione della degenerazione maculare legata all’età (DMS).
Diete ricche di vitamina E, spesso in combinazione con altri antiossidanti come la vitamina C e i carotenoidi, sono state associate a un ridotto rischio di sviluppare questa condizione o di vederne rallentata la progressione.
La vitamina E, grazie alle sue proprietà antiossidanti, può contribuire a proteggere le cellule della macula, la parte centrale della retina responsabile della visione nitida e dettagliata, particolarmente vulnerabile al danno ossidativo. Tuttavia, le evidenze sull’efficacia della vitamina E da sola nel rallentare la progressione della degenerazione maculare legata all’età (DMS) sono contrastanti.
Alcuni studi, come l’AREDS (Age-Related Eye Disease Study), hanno evidenziato che una combinazione di antiossidanti, tra cui la vitamina E, può rallentare la progressione della DMS in stadi intermedi. Tuttavia, una revisione Cochrane ha concluso che l’assunzione di integratori di vitamina E da sola ha fatto poca o nessuna differenza nelle possibilità di sviluppare la DMS.
Per quanto riguarda la cataratta, uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition ha evidenziato che una dieta ricca di antiossidanti, tra cui la vitamina E, è associata a un ridotto rischio di sviluppare questa condizione. Inoltre, una rassegna di studi pubblicata su Nutrients ha confermato il ruolo fondamentale degli antiossidanti nella salute oculare, evidenziando una rilevante associazione tra consumo di multivitaminici-minerali e sviluppo di cataratta.
Si è anche osservato che una carenza di vitamina E può portare a problemi di vista come la retinopatia, che può causare visione offuscata o perdita della visione.
È arrivato il momento di conoscere le fonti alimentari di questo importante micronutriente.

Fonti alimentari di vitamina E e l’importanza di una dieta equilibrata
Fortunatamente, la vitamina E è presente in una varietà di alimenti facilmente integrabili in una dieta quotidiana. Le fonti più ricche sono gli oli vegetali, in particolare l’olio di germe di grano, seguito dall’olio di girasole, di mandorla e di nocciola. Anche l’olio d’oliva, sebbene in quantità minori, ne contiene.
La frutta secca, come mandorle, nocciole e arachidi, e i semi, specialmente quelli di girasole, sono eccellenti fonti di tocoferolo.
Non bisogna dimenticare le verdure a foglia verde, come spinaci e broccoli, e alcuni tipi di frutta fresca come l’avocado e il mango, che contribuiscono all’apporto giornaliero.
È importante sottolineare che l’assorbimento della vitamina E è favorito dalla presenza di grassi, essendo essa liposolubile; pertanto, consumare questi alimenti nel contesto di un pasto bilanciato ne ottimizza l’assimilazione.
Integrare regolarmente questi cibi nella propria alimentazione è il modo migliore per assicurarsi un livello adeguato di vitamina E. Tuttavia, è importante ricordare che la salute degli occhi beneficia di un approccio nutrizionale olistico: la vitamina E agisce in sinergia con altri nutrienti come la vitamina C, la luteina, la zeaxantina, lo zinco e gli acidi grassi omega-3.
Una dieta varia e colorata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, legumi e pesce, è quindi la strategia più efficace.
Ma cosa succede se la dieta da sola non basta o se ci sono esigenze particolari? Questo ci porta a considerare l’integrazione.
Leggi anche: Pelle e vitamina E: il ruolo dell’antiossidante nella salute cutanea
Integrazione di vitamina E: quando è necessaria e quali precauzioni adottare
Sebbene una dieta equilibrata sia generalmente sufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero di vitamina E, raccomandato intorno ai 12 mg per un adulto, ci sono situazioni in cui l’integrazione può diventare necessaria.
Condizioni di malassorbimento dei grassi, come quelle riscontrate in alcune patologie intestinali croniche (ad esempio, morbo di Crohn o fibrosi cistica), possono compromettere l’assimilazione di questa vitamina liposolubile, portando a una carenza.
Anche in rari casi di deficit genetici specifici che alterano il metabolismo della vitamina E, o in seguito a precise indicazioni mediche per determinate condizioni oculari, un supplemento può essere consigliato.
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Tuttavia, è fondamentale approcciarsi all’integrazione con cautela e sempre sotto la supervisione di un medico o di uno specialista.
Infatti, un eccesso di vitamina E può comportare effetti indesiderati, anche se raramente, tra cui un aumentato rischio di sanguinamento, soprattutto se assunta in concomitanza con farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici come l’aspirina o il warfarin.
Dosi elevate, generalmente superiori ai 300 mg al giorno, possono anche interferire con l’assorbimento di altre vitamine liposolubili (A, D, K) e interagire con altri farmaci, come la ciclosporina.
Pertanto, prima di iniziare qualsiasi forma di integrazione, si consiglia vivamente una valutazione medica che consideri lo stato di salute generale, le eventuali terapie farmacologiche in corso e le reali necessità individuali, per evitare potenziali rischi e garantire un utilizzo sicuro ed efficace.
Vitamina E per gli occhi: domande frequenti
Cos’è la vitamina E e perché è fondamentale per gli occhi?
La vitamina E è una vitamina liposolubile con una potente funzione antiossidante. Questo significa che aiuta a contrastare i danni causati dai radicali liberi, molecole instabili che possono compromettere le cellule dell’occhio. Grazie a questa azione, la vitamina E contribuisce a rallentare l’invecchiamento oculare e a proteggere strutture delicate come la retina e il cristallino. Tuttavia, le evidenze scientifiche non sono ancora del tutto concordi sul suo ruolo nella prevenzione delle principali patologie oculari legate all’età. In ogni caso, rientra tra i nutrienti utili alla salute visiva.
Quali sono i benefici specifici della vitamina E per la salute degli occhi?
La vitamina E può rallentare la progressione della degenerazione maculare senile, specialmente se assunta insieme ad altri antiossidanti. Studi come l’AREDS indicano un effetto protettivo, ma altre ricerche, come la revisione Cochrane, non hanno confermato con certezza questi benefici. Anche per la cataratta si osserva una possibile protezione grazie a una dieta ricca di antiossidanti. Inoltre, una carenza di vitamina E può causare problemi alla vista come la retinopatia, che compromette la visione nitida. L’assunzione adeguata è quindi importante per la salute oculare.
Quando è utile integrare la vitamina E e quali precauzioni bisogna adottare?
L’integrazione di vitamina E può essere utile in caso di carenze dovute a problemi di assorbimento dei grassi o patologie croniche intestinali come il morbo di Crohn. Anche in caso di specifiche indicazioni mediche per problemi visivi può essere consigliata. Tuttavia, bisogna fare attenzione: dosi elevate possono causare effetti collaterali, come un maggior rischio di sanguinamento, soprattutto se si assumono farmaci anticoagulanti. Per questo è fondamentale consultare un medico prima di iniziare un’integrazione, valutando le reali necessità e le possibili interazioni con altri farmaci.