Zinco e sistema immunitario: il ruolo di questo minerale nella difesa dell’organismo

Zinco e sistema immunitario | Agocap
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In questo articolo parliamo di…

  • Lo zinco è essenziale per il corretto funzionamento del sistema immunitario, contribuendo alla maturazione dei linfociti T e alla produzione di anticorpi. Una sua carenza può rendere l’organismo più vulnerabile alle infezioni.
  • L’assunzione di zinco potrebbe aiutare a prevenire alcune infezioni respiratorie e a ridurne la durata, ma le evidenze scientifiche sono ancora limitate e necessitano di ulteriori conferme per essere considerate definitive.
  • Il miglior modo per garantire un adeguato apporto di zinco è attraverso l’alimentazione, con alimenti come carne, pesce, latticini, legumi e frutta secca. L’integrazione dovrebbe avvenire solo su consiglio medico per evitare effetti negativi da eccesso di zinco.

Questo minerale è coinvolto nella maturazione delle cellule immunitarie e nella produzione di anticorpi, rendendolo essenziale per la resistenza alle infezioni

Cosa succede nel nostro corpo quando un virus o un batterio cerca di attaccarci? Il nostro sistema immunitario entra in azione, una complessa rete di cellule e processi che lavorano incessantemente per proteggerci.

Ebbene, in questo intricato meccanismo di difesa, lo zinco riveste un ruolo determinante.

Questo minerale, spesso sottovalutato, è di grande aiuto per il corretto funzionamento delle nostre difese. Infatti, lo zinco è fondamentale per la maturazione e la differenziazione delle cellule immunitarie, in particolare i linfociti T, i veri soldati del nostro sistema immunitario, e per la produzione di anticorpi, le armi specifiche che il nostro corpo crea per neutralizzare gli invasori.

Senza un adeguato apporto di zinco, il sistema immunitario potrebbe non essere in grado di rispondere efficacemente alle minacce esterne, rendendoci più vulnerabili alle infezioni.

Ma come agisce concretamente lo zinco nel proteggerci dalle malattie?

Lo scopriremo nel prossimo paragrafo, esplorando il suo legame con le infezioni respiratorie.

Leggi anche: A cosa serve lo zinco? Funzioni principali e benefici per l’organismo

Zinco e infezioni respiratorie: un valido aiuto?

Raffreddore, influenza, mal di gola… Quante volte ci ritroviamo a combattere con queste fastidiose infezioni respiratorie, soprattutto durante i cambi di stagione?

E se questo minerale potesse darci una mano in queste situazioni?

Una recente analisi di 28 studi clinici, che ha coinvolto oltre 5400 partecipanti, ci offre un quadro più aggiornato e sfumato della situazione.

L’analisi disponibile suggerisce che, in adulti senza carenze accertate di questo minerale, assumere zinco, sia per bocca che per via nasale, potrebbe avere un ruolo preventivo contro le infezioni delle vie respiratorie (IVR). In termini pratici, questo si traduce in circa 5 IVR evitate ogni 100 persone in un periodo di un mese.

Questo dato indica un potenziale beneficio nella prevenzione, anche se è importante sottolineare che l’effetto è moderato: ogni 20 persone che utilizzano zinco, in media, si previene solo un’infezione.

Ragazzo sommerso dai fazzolettini per il naso, lo zinco potrebbe aiutarlo contro il raffreddore? | Agocap

Lo zinco potrebbe influire sulla durata dei sintomi. In media, la risoluzione dei sintomi sembra avvenire circa 2 giorni prima in chi assume zinco rispetto a chi riceve un placebo. Inoltre, la ricerca stima che, senza l’intervento dello zinco, circa 19 adulti in più ogni 100 potrebbero presentare ancora sintomi al settimo giorno di malattia.

Nonostante questi possibili vantaggi sulla durata, è fondamentale ricordare che la fiducia in queste evidenze è giudicata molto bassa, il che implica la necessità di ulteriori studi per confermare questi risultati preliminari.

Si è osservata inoltre una diminuzione della gravità dei sintomi al terzo giorno di malattia con l’assunzione di zinco, ma non si è rilevata una differenza significativa nella gravità media dei sintomi considerati giorno per giorno.

Infine, è fondamentale tenere presente che la qualità complessiva delle prove è limitata da diversi fattori, tra cui il rischio di distorsioni metodologiche negli studi analizzati, le dimensioni ridotte dei campioni e la disomogeneità dei risultati tra gli studi.

Pertanto, pur emergendo segnali di un possibile beneficio dello zinco, è necessario interpretare questi risultati con cautela e attendere ulteriori ricerche più solide per confermare e chiarire il ruolo dello zinco nelle infezioni respiratorie.

Ciò chiarito, come possiamo assicurarci un adeguato apporto di zinco?

Bambino prende dei fazzolettini per il naso per la mamma | Agocap

Come integrare lo zinco: alimentazione e integratori

La buona notizia è che possiamo facilmente assumere zinco attraverso l’alimentazione. Molti alimenti che consumiamo quotidianamente sono infatti ottime fonti di questo prezioso minerale.

Tra gli alimenti più ricchi di zinco troviamo la carne, in particolare quella rossa, il pesce e i frutti di mare, le uova e i latticini. Anche i legumi, la frutta secca a guscio e i cereali integrali contengono zinco, sebbene in quantità inferiori e con una minore biodisponibilità, soprattutto a causa della presenza di fitati che possono ostacolarne l’assorbimento.

Per chi segue una dieta vegetariana o vegana, è quindi importante prestare particolare attenzione a includere regolarmente legumi, frutta secca e semi oleosi per garantire un adeguato apporto di zinco.

In alcuni casi, come in presenza di carenze accertate o in situazioni di aumentato fabbisogno, il medico potrebbe consigliare l’integrazione alimentare di zinco.

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In questo caso è bene evitare di ricorrere all’auto-integrazione, poiché un eccessivo apporto di zinco può essere dannoso e causare effetti collaterali.

A tal proposito, il Ministero della Salute italiano ha stabilito che l’apporto massimo giornaliero di zinco attraverso gli integratori alimentari è di 15 mg per gli adulti e di 7,5 mg per bambini (dai 3 anni) e adolescenti, mentre per la prima infanzia il limite è di 5 mg.

Ma chi sono i soggetti più a rischio di carenza di zinco e quali sono le possibili conseguenze?

Lo scopriremo nel prossimo paragrafo.

Leggi anche: Quali sono i benefici dello zinco per le donne? Importanza e fonti alimentari

Carenza di zinco: conseguenze e gruppi a rischio

Sebbene una grave carenza di zinco sia rara nei paesi occidentali, grazie a un’alimentazione generalmente varia e completa, è importante essere consapevoli delle possibili conseguenze di un apporto insufficiente di questo minerale.

La carenza di zinco può manifestarsi con diversi sintomi, tra cui alterazioni della pelle, disturbi gastrointestinali, problemi di crescita nei bambini e, naturalmente, un indebolimento del sistema immunitario, con una maggiore suscettibilità alle infezioni.

Alcune categorie di persone sono più a rischio di sviluppare una carenza di zinco. Tra queste troviamo i vegetariani e i vegani, a causa della minore biodisponibilità dello zinco presente negli alimenti vegetali, gli anziani, che spesso hanno un minore assorbimento dei nutrienti, le donne in gravidanza e allattamento, che hanno un aumentato fabbisogno, e le persone affette da alcune patologie croniche o disturbi intestinali.

Se si sospetta una carenza di zinco, si consiglia di consultare il proprio medico, che potrà valutare la situazione e, se necessario, prescrivere esami specifici e consigliare la strategia più adeguata per ripristinare livelli ottimali di questo importante minerale.


Zinco e sistema immunitario: domande frequenti

Qual è il ruolo dello zinco nel sistema immunitario?

Lo zinco è un minerale essenziale per il corretto funzionamento del sistema immunitario. Partecipa alla maturazione e alla differenziazione dei linfociti T, cellule fondamentali nella risposta immunitaria. Inoltre, contribuisce alla produzione di anticorpi, aiutando l’organismo a combattere virus e batteri. Una carenza di zinco può indebolire le difese immunitarie, rendendo il corpo più vulnerabile alle infezioni.

Lo zinco può aiutare a prevenire le infezioni respiratorie?

Alcuni studi suggeriscono che lo zinco possa avere un effetto preventivo sulle infezioni respiratorie, come il raffreddore e l’influenza. L’assunzione regolare di zinco potrebbe ridurre la frequenza di queste infezioni e accelerare la guarigione, diminuendo la durata dei sintomi di circa due giorni. Tuttavia, le evidenze disponibili non sono ancora definitive e sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questi benefici.

Quali sono le migliori fonti alimentari di zinco?

Lo zinco è presente in molti alimenti, tra cui carne rossa, pesce, frutti di mare, uova e latticini. Anche i legumi, i cereali integrali e la frutta secca contengono zinco, sebbene in quantità inferiori e con una minore biodisponibilità. Chi segue una dieta vegetariana o vegana dovrebbe prestare particolare attenzione all’assunzione di questo minerale e, se necessario, valutare un’integrazione alimentare con il supporto di un medico.

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