Acido folico integratori. L‘acido folico (vitamina B9) fa parte del gruppo delle vitamine idrosolubili, le vitamine che non possono essere accumulate nell’organismo, ma devono essere regolarmente assunte attraverso l’alimentazione.

L’acido folico, si trova soprattutto in alcuni alimenti, soprattutto negli alimenti di origine animale: pesce, uova, latticini, carne, fegato, latte, in alcuni cereali e in alcuni frutti come le arance, i kiwi e i limoni, nelle verdure a foglia verde (lattuga, broccoli, spinaci, asparagi).

Nuovi regimi dietetici che si vanno diffondendo tra la popolazione (per esempio il veganismo) potrebbero determinare stati carenziali potenzialmente a rischio per la salute.

Assieme alla vitamina B12, i folati e l’ acido folico svolgono un ruolo fondamentale nella produzione dei globuli rossi e nel rafforzamento del sistema nervoso e immunitario, contribuendo inoltre nel metabolismo degli acidi grassi, degli amminoacidi e degli acidi nucleici.

L’acido folico è anche fondamentale per la sintesi delle proteine e del DNA nonché per la formazione dell’emoglobina. E’ fondamentale per le donne durante la gravidanza poiché questa vitamina tende a proteggere e favorire lo sviluppo del feto.

Secondo molti studi, l’ acido folico contribuisce anche ad abbassare di omocisteina, spesso causa di malattie cardiovascolari e di molte altre patologie legate al cuore.

E’ pertanto indispensabile l’assunzione della giusta dose giornaliera. Secondo il fabbisogno giornaliero stimato, l’assunzione raccomandata nella popolazione generale è 0,4 mg/die.

Per le donne poi il fabbisogno nutrizionale giornaliero di folati aumenta durante il periodo della gravidanza e durante l’allattamento. In particolare nelle donne in età fertile, che programmano o non escludono una gravidanza e per quelle in gravidanza, l’assunzione raccomandata è di 0,6 mg/die (poiché il feto attinge alle risorse materne) e durante l’allattamento è di 0,5 mg/die (per reintegrare le quantità perse con il latte materno).

La quantità di folati introdotti con l’alimentazione, se questa è varia ed equilibrata, è generalmente adeguata. Una dieta mediterranea ricca di legumi integrali, verdure, uova e carne nella giusta quantità sono sufficienti per apportare la giusta quantità di acido folico alla nostra dieta.

Esistono inoltre oggi sul mercato numerosi alimenti fortificati. Tuttavia occorre tenere in considerazione che il processo di preparazione, cottura e conservazione degli alimenti può distruggere gran parte dei folati presenti nei cibi, dato che si tratta di vitamine idrosolubili, sensibili al calore, alla luce, all’aria e all’acidità.

La carenza di acido folico – che può derivare dall’abuso di alcol, da alcune patologie come la celiachia e il diabete mellito insulino-dipendente – riduce la produzione ridotta di globuli rossi nel sangue e di conseguenza l’insorgenza di anemia.

Nelle donne in gravidanza può avere effetti negativi sul corretto sviluppo del sistema nervoso del feto. In alcuni casi una carenza elevata di acido folico può provocare la nascita di bambini prematuri e con la spina bifida, ritardo di crescita intrauterina o disturbi del tubo neurale o altri esiti avversi della gravidanza.

Su consiglio del proprio medico, è bene quindi accertare per tempo la necessità di integrare l’alimentazione con adeguati integratori per evitare di incappare in tali pericoli, specialmente in stato di gravidanza accertata. Tuttavia, anche in periodi precedenti al concepimento e successivi è bene riuscire a regolarsi con l’introduzione dell’acido folico.

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