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Conseguenze della carenza di vitamina D nei giovani

Scritto da: Luca Cappello

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Tempo di lettura 4 min

Quali sono le conseguenze della carenza di vitamina d nei giovani?

Conosciuta anche come “vitamina del sole”, la vitamina D è una vitamina liposolubile, deputata a ricoprire importanti funzioni nell’organismo umano tra le quali è fondamentale il suo ruolo per la salute delle nostre ossa: regola il metabolismo del calcio ed è utile nella calcificazione delle ossa.

Per l’essere umano, l’approvvigionamento naturale di vitamina D dipende dall’esposizione alla luce del sole e dall’assunzione di alcuni specifici alimenti (ad esempio, l’olio di fegato di merluzzo).

La carenza di vitamina D nei giovani, anche nota come ipovitaminosi D, è la condizione risultante dall’assenza di adeguate quantità di vitamina D nell’organismo.


Produce molti effetti negativi sul benessere fisico, a partire dalle implicazioni in ambito osseo:



Poiché la maggior parte della vitamina D viene sintetizzata quando la pelle è esposta ai raggi del sole, la carenza può derivare tra l’altro da comportamenti che impediscono al sole di irradiare la nostra pelle, come ad esempio:


  • Essere sempre troppo vestiti
  • Usare protezioni solari troppo elevate
  • Restare al chiuso per molte ore

Secondo l’Università di Harvard, a livello mondiale, la carenza di vitamina D riguarderebbe circa un miliardo di persone.

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Carenza di vitamina D nei giovani in Italia

Anche in Italia i dati meritano di essere valutati con grande attenzione, al punto che la Federazione Italiana Medici Pediatri si è dichiarata preoccupata dal grande numero di giovanissimi italiani che soffrono di ipovitaminosi D.
Il deficit mette a rischio lo sviluppo corretto della massa ossea, di quella muscolare e non protegge il sistema immunitario. È quindi importante il monito che Fimp ha lanciato in occasione del XIII Congresso Nazionale tenutosi a Paestum lo scorso ottobre 2019.

Più del 50% degli italiani, con meno di 16 anni infatti soffre di carenza di vitamina D

I più esposti ai rischi per la salute, derivati da questa insufficienza, sarebbero proprio gli adolescenti.
I motivi andrebbero ricercati nelle scorrette abitudini di vita.

Sotto accusa soprattutto la scarsa esposizione al sole, da cui dipende oltre il 90% dell’assorbimento della vitamina.
Inoltre lo stile di vita troppo “al chiuso” influenza in modo significativo lo stato vitaminico: il 36% dei teenager passa almeno due ore al giorno a giocare a videogames o davanti al computer mentre il 48% invece guarda troppa televisione.

Assumere una dose adeguata di Vitamina D è fondamentale per lo sviluppo corretto della massa ossea e di quella muscolare – afferma il dott. Paolo Biasci, Presidente Nazionale Fimp. Inoltre è fondamentale perché aiuta a rafforzare il sistema immunitario e contribuisce così a difendere l’organismo dalle infezioni. Come pediatri di famiglia siamo preoccupati dal grande numero di giovanissimi italiani che soffrono di ipovitaminosi DIl fabbisogno giornaliero di vitamina D3 viene assicurato da una corretta e adeguata esposizione solare e quindi consigliamo vivamente a tutti i giovani di passare parte del loro tempo libero all’aperto anche in inverno, magari praticando un po’ di sport o attività fisica”.

Secondo il dott. Mattia Doria, Segretario alle Attività Scientifiche della Fimp “La dieta gioca un ruolo trascurabile nella carenza di vitamina D nei giovani. Il latte e più in generale gli alimenti, anche se fortificati con vitamine, non rappresentano una modalità ottimale per la prevenzione dell’ipovitaminosi nel bambino e nell’adolescente. Può essere quindi necessario ricorre a integratori alimentari che possono svolgere un ruolo particolarmente utile in età pediatrica. Sono prodotti assolutamente sicuri ed efficaci che devono però essere assunti solo su indicazione e consiglio del pediatra di famiglia anche in termini di posologia corretta”.

Conferme USA su carenza di vitamina D nei giovani 

Ad avvalorare gli studi condotti dai medici italiani arrivano anche le numerose ricerche condotte negli USA.

Il lavoro di Jared P. Reis e colleghi ha coinvolto oltre 3.500 adolescenti statunitensi e ha messo in luce una forte associazione tra bassi livelli di vitamina D e sovrappeso e obesità addominale. Anche i livelli di pressione sistolica e di glucosio nel sangue sono risultati associati ai livelli di vitamina D.

Inoltre non ci sono dubbi sull’impatto dei livelli di vitamina D sul rischio cardiovascolare negli adolescenti.

Risultati molto simili sono stati ottenuti anche nello studio coordinato dalla Dott.ssa Michal L. Melamed e condotto su oltre 6.000 bambini e ragazzi statunitensi di età compresa tra 1 e 21 anni: la carenza di vitamina D è risultata associata a pressione sistolica più elevata, bassi livelli di colesterolo HDL e di calcio sierico.

Non è del tutto certo che bassi livelli di vitamina D nelle prime fasi della vita si traducano in problemi di salute da adulti – spiega Melamed – ma l’eventuale nesso va approfondito perché “se un ragazzo sviluppa ipertensione a 20 anni, dovrà affrontarne le conseguenze per altri 60 anni”.

Ascoltiamo infine le considerazioni della Dott.ssa Maria Letizia Petroni, nutrizionista clinico dell’Istituto Auxologico Italiano.

Il fabbisogno di vitamina D in età pediatrica va dai 10 ai 15 ug/die. Purtroppo la sua copertura con le sole fonti alimentari è difficile, poiché a differenza di quanto avviene negli USA, il latte nel nostro Paese non è fortificato con vitamina D. Per questo motivo l’aumento di assunzione di latte, sia pure essenziale per l’apporto in calcio, non può da solo compensare la mancata esposizione al sole. È quindi opportuno incoraggiare il consumo di pesce azzurro e di uova, oltre naturalmente al gioco e alle attività sportive all’aria aperta. Parimenti, allo stato attuale delle conoscenze, è opportuno considerare una integrazione quando queste raccomandazioni non vengano attuate”.

La nostra vitamina D3 è prodotta in Italia ed è approvata dal Ministero della Salute.

La produzione avviene in assoluta ottemperanza della normativa Italiana, per garantire la massima sicurezza ai nostri clienti.

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