Dieta del gruppo sanguigno B positivo
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La Dieta del gruppo sanguigno B positivo è stata sviluppata dall’americano Peter D’Adamo.
Questa dieta si basa sul fatto che i gruppi sanguigni si sono sviluppati in seguito all’evoluzione umana dovuta ai cambiamenti alimentari e propone che ognuno debba seguire un tipo di alimentazione particolare in relazione al proprio gruppo sanguigno.
Il gruppo sanguigno viene ereditato dai genitori ed è immutabile dalla nascita alla morte.
Le persone con il gruppo B in Italia sono il 15% della popolazione, per il 89% Rh+ ed il restante 11% Rh-
In Europa sono pari al 17% della popolazione mentre è abbondante la presenza nell’Asia Centrale.
Per quanto riguarda la dieta del gruppo sanguigno B, il dott Peter D’Adamo parte dal presupposto che la differenziazione dei gruppi sanguigni nell’essere umano sia avvenuta durante il corso dell’evoluzione darwiniana e rappresenti la traccia genetica di una predisposizione innata verso un certo tipo di alimentazione.
Il gruppo B questo gruppo è originario delle antiche tribù nomadi dell’Asia, in particolare nell’area attorno all’Himalaya circa 15.000 – 10.000 anni fa.
Queste antiche popolazioni non solo erano nomadi, ma dovettero adattarsi al clima delle montagne; la loro alimentazione pertanto era legata soprattutto alla pastorizia, quindi carne e latticini.
Le caratteristiche principali di questo gruppo sono il sistema immunitario molto forte, seppur suscettibile alle malattie autoimmuni, ed un apparato digerente tendenzialmente efficace.
Data la tendenza agli spostamenti frequenti, durante i quali c’è molto tempo di pensare, sarebbero più idonee le attività fisiche leggere, con un importante componente mentale, come il tennis e la camminata.
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Le persone appartenenti a questo gruppo possono seguire una dieta molto varia, poiché il loro sistema digerente si adatta bene ai cambiamenti di alimentazione.
Come per il gruppo 0, anche le persone di questo gruppo sono intolleranti al glutine di frumento.
Tendono inoltre a ingrassare con alcuni alimenti come lenticchie, grano saraceno, sesamo e granturco, che possono causare ipoglicemia.
Il tipo B tende a contrarre più facilmente infezioni delle vie urinarie e dei reni: i batteri coinvolti in questo tipo di infezioni presentano infatti caratteristiche simili all’antigene B.
Alcune indicazioni di massima sui cibi da preferire ed evitare:
Nota Le pratiche descritte non sono accettate dalla medicina e non ci sono studi che ne abbiano dimostrato la validità. Tutte le informazioni pubblicate su questo sito hanno carattere puramente informativo e non devono essere considerate né come consulenze né come consigli medici.
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